martedì 28 marzo 2017

Financial Instruments




Gli strumenti finanziari sono l'oggetto dei servizi di investimento e vengono suddivisi in due macrocategorie:
  • TITOLI DI MASSA, che comprendono azioni, obbligazioni, titoli di Stato, titoli negoziati su mercato monetario (tassi di cambio), quote dei fondi comuni di investimento (ETF),
  • CONTRATTI DERIVATI, dei quali fanno parte i contratti futures (su strumenti finanziari, tassi di interesse, valute ...), contratti swap (su tassi di interesse, valute, merci e indici azionari), contratti di opzione di acquisto o vendita con sottostante strumenti finanziari, valute, tassi di interesse, merci e indici.


AZIONI

Un'azione, in finanza, costituisce un titolo di partecipazione al capitale sociale, e quindi alla proprietà, di una società per azioni (Spa). Il detentore di un'azione diviene socio della società emittente.
Le azioni vengono emesse da una società per reperire sul mercato il capitale necessario per eventuali investimenti o per il risanamento di perdite; e il mercato azionario non fa altro che facilitare la ricerca di investitori.
Possono essere emesse diverse tipologie di azioni, a condizione, però, che all'interno della stessa categoria le azioni conferiscano gli stessi obblighi e gli stessi diritti:
- Azioni ordinarie, costituiscono le quote in cui è suddiviso il capitale e conferiscono il diritto di voto in assemblea;
- Azioni privilegiate, sono un particolare tipo di azioni che conferiscono una posizione privilegiata, una prelazione nella ripartizione degli utili o nel rimborso del capitale in caso di scioglimento della società in cambio della rinuncia al diritto di voto in assemblea;
- Azioni convertibili, ovvero che possono essere cambiate in azioni di altre categorie o di altre società.

Il detentore di un'azione può trarre profitto da essa sia attraverso la distribuzione dei dividendi (quota degli utili dell'azienda) sia attraverso i possibili guadagni derivanti dalle fluttuazioni della quotazione dell'azione sul mercato azionario, se l'azione è quotata
La quotazione di un'azione è determinata da diversi fattori, quali il valore e l'importanza dell'azienda, l'andamento del mercato al quale appartiene l'azienda.
Le azioni, in quanto soggette alle fluttuazioni del loro valore sul mercato azionario, vengono annoverate tra i titoli rischiosi e il detentore può arrivare a perdere l'intero capitale investito in caso di fallimento dell'azienda.

OBBLIGAZIONI/TITOLI DI STATO

Un'obbligazione, in finanza, è un titolo di debito emesso da una società o da un ente pubblico per finanziarsi direttamente sul mercato e a tassi più convenienti rispetto a quelli dei prestiti bancari.
Il detentore dell'obbligazione ha diritto al rimborso del capitale alla scadenza più un interesse, fisso o variabile, pagato periodicamente (coupon bond) o alla scadenza, contestualmente al rimborso del valore nominale (zero-coupon bond).
Rispetto all'azione, generalmente l'obbligazione è soggetta ad un rischio finanziario inferiore in quanto prevede un tasso di interesse da contratto e non è soggetta a quotazione sul mercato azionario.
Come per le azioni, anche per le obbligazioni esistono diverse categorie:
- Obbligazioni callable, obbligazioni a tasso fisso per le quali l'emittente si riserva il diritto di rimborso prima della scadenza;
- Obbligazioni convertibili, per cui l'obbligazionista ha il diritto di conversione in azioni della stessa società o di società appartenenti allo stesso gruppo;
- Obbligazioni a tasso fisso, obbligazioni che remunerano il capitale ad un tasso di interesse fissato, non necessariamente costante;
- Obbligazioni a tasso variabile, per cui il tasso di interesse è indicizzato a parametri finanziari, monetari o relativi alle materie prime;
- Obbligazioni zero-coupon, che pagano gli interessi esclusivamente alla scadenza, unitamente al rimborso del capitale versato;
- Obbligazioni strutturate, il cui rendimento dipende dall'andamento di un'attività sottostante;
- Obbligazioni subordinate, che garantiscono un interesse più elevato in cambio di una peggiore posizione creditizia in caso di fallimento;
- Rendite perpetue, obbligazioni che corrispondono perpetuamente una cedola predefinita, ma non rimborsano nessun capitale a scadenza.

I titoli di stato, invece, sono delle obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per conto dello Stato allo scopo di finanziare il proprio debito pubblico.

OPZIONI

Le opzioni sono un particolare tipo di contratto che conferisce al detentore il diritto (e non l'obbligo, come avviene in un contratto a termine) di acquistare (call) o vendere (put) il sottostante (azioni, commodity, tassi di interesse ...) ad un prezzo prestabilito (strike price) ad una determinata data (o entro una determinata data, a seconda della tipologia di opzione), a fronte del pagamento di un premio.
Le opzioni possono essere classificate in base a diversi criteri:
- in base al diritto conferito, si dividono in opzioni call, che conferiscono il diritto di acquisto del sottostante, e opzioni put, che conferiscono il diritto di vendita;
- in base agli istanti di esercizio, se l'opzione può essere esercitata solo a scadenza si avrà un'opzione europea, se, invece, può essere esercitata in qualsiasi istante entro la scadenza si avrà un'opzione americana;
- in base alla complessità del contratto, si distinguono opzioni plain-vanilla (le più semplici) e opzioni esotiche.
Il detentore di un'opzione la eserciterà o meno in base al payoff al momento dell'esercizio, ovvero in base alla differenza tra lo strike price e il valore sul mercato del bene sottostante.
I principali metodi di valutazione per le opzioni sono il modello di Cox-Ross-Rubinstein, detto anche modello binomiale, e il modello di Black and Scholes.

EXCHANGE-TRADED FUND (ETF)

Gli Exchange-Traded Fund (ETF) sono un tipo di fondi di investimento differente dai fondi comuni d'investimento e appartengono alla famiglia dei prodotti ad indice quotati.
Le caratteristiche principali degli ETF sono:
- sono negoziati, e quindi quotati, in Borsa con le stesse modalità di azioni e obbligazioni;
- hanno come unico obiettivo dell'investimento la replicazione del benchmark (indice di riferimento) attraverso una gestione passiva, ovvero il loro rendimento dipende dall'andamento dell'indice di Borsa di riferimento (azionario, obbligazionario, monetario, sulle materie prime...) piuttosto che dall'abilità di compravendita del gestore del fondo.
La gestione passiva consente di avere spese di gestione inferiori rispetto ai fondi "attivi".
La loro diversificazione, insieme alla negoziazione in Borsa, rende gli ETF competitivi rispetto alle azioni e meno rischiosi di queste ultime.

FUTURES

I futures sono contratti a termine standardizzati con i quali le parti si impegnano a scambiarsi una certa attività, finanziaria o reale, ad un prezzo e ad una scadenza prestabiliti. standardizzati per poter essere facilmente negoziati in Borsa
La standardizzazione consiste nella definizione del "taglio unitario", della "scadenza contrattuale" e delle "modalità di negoziazione" attraverso la Clearing House ed è necessaria affinchè questi contratti siano negoziabili sui mercati regolamentati.
I futures possono essere acquistati/venduti sia a fini speculativi (il future verrà rivenduto prima della scadenza contrattuale, per evitare di ricevere materialmente l'attività sottostante) sia a fini di copertura di un acquisto/vendita futuro della commodity sottostante.
L'acquisto di futures corrisponde ad un'aspettativa rialzista sull'attività sottostante, mentre la vendita sottende un'aspettativa al ribasso.

Esistono anche opzioni sui contratti future, ovvvero delle opzioni che permettono al detentore di entrare in uno specifico contratto future, in posizione lunga o corta a seconda del tipo d'opzione.

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